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mozioni, comunicati stampa la battaglia nel consiglio comunale di Bognanco, con il sindaco Remigio Mancini che sarebbe senza maggioranza, ma che resiste arroccato respingendo una mozione di sfiducia rifacendosi ad un articolo del regolamento comunale che impone che la sfiducia debba essere motivata: “Quanto sta avvenendo nel Comune di Bognanco è, secondo noi, molto grave e preoccupante- spiegano dal gruppo Bognanco Futura- lo scorso 30 ottobre abbiamo presentato una mozione di sfiducia al sindaco. La stessa conteneva sia motivazioni tecniche (mancata attuazione di delibere, mancate risposte ad interpellanze, etc) e sia motivazioni squisitamente politiche come ad esempio l'assenza di una qualificata maggioranza a sostegno del sindaco. Il sindaco nei giorni scorsi ha frettolosamente risposto alle interpellanze - che erano giacenti tra la sua corrispondenza dallo scorso mese di marzo - e ha poi ben pensato di comunicarci a mezzo lettera il suo rifiuto a convocare il Consiglio. A suo dire non ci sarebbero le motivazioni poiché, una volta decaduta la nostra recriminazione sulle interpellanze mai risposte, la perdita della maggioranza di due consiglieri (Croppi e Brazzale) non sarebbe stata assunta tramite atto formale. Il sindaco mente sapendo di mentire:  il passaggio di gruppo, oltre ad essere stato formalmente deliberato dal Consiglio Comunale durante la seduta del 22 aprile 2016, è stato ratificato tramite comunicazione scritta, così come previsto dalla legge e dai regolamenti.  Il Sindaco Mancini si permette di sindacare l'oggetto di una mozione e ciò, oltre che di pessimo gusto, è in netto contrasto con un parere del Ministero dell'Interno del 14/05/2014 che alleghiamo. Quanto ancora vorrà stare arroccato alla sua poltrona? Cosa aspetta a liberare il paese dall'impasse statico in cui è impantanato? Vuole per caso perdere altro tempo al fine di far perdere al Comune la possibilità di andare ad elezioni la prossima primavera? E, cosa ancora più grave, perché la Prefettura del VCO, a cui ci siamo appellati nei giorni scorsi, non ci risponde? Perché questo silenzio assordante? Ci appelliamo anche all'Onorevole Borghi, affinché chieda conto di ciò che sta avvenendo al Ministro dell'Interno.  Inutile dire che proseguiremo per la nostra strada e faremo di tutto in ogni sede affinché siano rispettate le basilari regole democratiche”.